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Apicoltura imprenditoriale

  • Servizio attivo

Come presentare la pratica di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

A chi è rivolto

Chi deve presentare la pratica al SUEAP
Devono interfacciarsi, in modalità telematica, con lo Sportello Unico per l’Edilizia e le Attività Produttive (SUEAP):

  • gli imprenditori apistici, cioè coloro che intendono avviare l’apicoltura con finalità commerciale, che a Civitella Paganico risiedono o vi hanno la sede legale della loro impresa apistica, per presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA);
  • gli imprenditori apistici per comunicazioni relative a variazioni soggettive all'attività d'impresa (sede legale, localizzazione edifici collegati all'attività presenti, numero di addetti o altro);
  • gli apicoltori che a Civitella Pagancio risiedono o vi hanno la sede legale della loro impresa apistica e che intendono, successivamente alla SCIA, installare nuovi apiari stanziali al di fuori del territorio di competenza della ASL ove ricade la collocazione indicata nella SCIA, per darne comunicazione (entro 10 giorni dalla installazione) ai servizi veterinari della ASL.

Chi deve presentare la prarica alla ASL
Devono interfacciarsi con la ASL, in modalità telematica tramite il Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva (SISPC), direttamente o tramite delega a forme associate collegandosi al sito www.prevenzionecollettiva.toscana.it

  • gli apicoltori non a titolo imprenditoriale, cioè coloro che intendono avviare un allevamento di api con finalità di autoconsumo;
  • tutti gli apicoltori, imprenditori e non, per le comunicazioni relative a variazioni di natura strettamente sanitaria, ovvero nel numero, localizzazione, movimentazione degli apiari/alveari, censimento annuale.

Requisiti oggettivi morali
Non sussistenza di cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui alla normativa antimafia, non solo per il soggetto che presenta la SCIA, ma anche per i legali rappresentanti e gli altri componenti degli organi di amministrazione di associazioni, imprese, società e consorzi, come stabilito dalla normativa vigente.

Requisiti soggettivi per i cittadini extracomunitari
Possesso di un permesso di soggiorno, in corso di validità, che consenta l’esercizio di lavoro autonomo e subordinato in Italia, secondo le vigenti normative.

Requisiti oggettivi
I locali devono avere destinazione d'uso conforme alla normativa urbanistica ed edilizia ed essere conformi alle normative di riferimento in ordine ai requisiti strutturali, igienico-sanitari, di sicurezza dei luoghi di lavoro, di impatto ambientale ed acustico, anche per quanto riguarda gli impianti tecnici, gli arredi e le attrezzature.

Descrizione

L’apicoltura imprenditoriale, considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, è la conduzione zootecnica delle api per la produzione dei seguenti prodotti freschi: miele, cera d’api, pappa reale, polline, veleno d’api, api, api regine, idromele e aceto di miele; prodotti primari e come tali soggetti alle disposizioni di cui all’Allegato I al Regolamento CE n. 852/2004. È esclusa la produzione di prodotti post-primari (miele liofilizzato, confetture a base di miele, polline essiccato, pappa reale liofilizzata, propoli lavorato, idromele, aceto di miele), la mescolanza dei prodotti primari tra loro (miele e propoli, miele e pappa reale, miele e polline) e il confezionamento di prodotti composti (miele e frutta secca); prodotti soggetti tutti alle disposizioni di cui all’Allegato II al Regolamento CE n. 852/2004. L’attività può essere svolta mantenendo gli alveari in una collocazione fissa o spostandoli (nomadismo) in zone di pascolo, anche di proprietà altrui e/o in altri Comuni.

Come fare

L‘esercizio dell’apicoltura come attività imprenditoriale è soggetto a Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da presentare al SUEAP competente sulla sede legale dell'impresa o sulla residenza della persona fisica responsabile dell'impresa apistica, in modalità on line, esclusivamente attraverso il Sistema Telematico di Accettazione Regionale (STAR), utilizzando il codice attività 01.49.03.
La SCIA ha efficacia immediata. Il Comune può adottare motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi entro 60 giorni dal ricevimento della SCIA, salvo che l’interessato provveda a conformare l’attività alla normativa vigente, ai sensi dell’art. 19 c. 3 L. 241/1990.

Cosa serve

Documenti da presentare

  • Modulo regionale in standard 2 di SCIA per avvio di attività di apicoltura, scaricabile come codice attività 01.49.03 tra gli endoprocedimenti "a - agricoltura, silvicoltura e pesca"
  • Ricevuta del pagamento dei diritti di segreteria SUAP a favore del Comune di Civitella Paganico
  • Documento di riconoscimento in corso di validità
  • Autocertificazione, della non sussistenza delle cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui alla normativa antimafia
  • Planimetria dei locali, di laboratorio/smieleria (se non consorziali) e di deposito (dedicato o temporaneo) in scala 1:100, firmata da un tecnico abilitato, con indicazione delle dimensioni, altezze, superfici aeroilluminanti, destinazioni d'uso, attrezzature, fosse biologiche o altri impianti di depurazione dei reflui
  • Relazione tecnica, dettagliatamente descrittiva dell'attività esercitata (laboratorio/smieleria e/o deposito)

Solo per i cittadini non UE:

  • permesso di soggiorno in carso di validità

Solo se il soggetto che inoltra l'istanza è diverso dal dichiarante:

  • Procura speciale ai sensi dell'Art. 1392 C.C. , firmata in autografo dal dichiarante con allegata copia di documento di identità o riconoscimento in corso di validità e controfirmata digitalmente dal procuratore

Cosa si ottiene

Come presentare la pratica di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Tempi e scadenze

Accesso al servizio. 

Accedere al portale

Costi

Non è previsto alcun costo nell'accedere al portale.

Condizioni di servizio

  PDF34,7K Termini e Condizioni di Servizio

Altre informazioni

Manufatti accessori all'esercizio dell'attività
Qualora l’esercizio dell’allevamento e delle fasi di smielatura, preparazione e conservazione di scorte e prodotti richieda la realizzazione di fabbricati, l’imprenditore apiario conduttore di un fondo rustico deve predisporre un Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (PAPMAA), la cui approvazione costituisce presupposto vincolante per il titolo edilizio. È fatta salva la realizzazione di manufatti temporanei o precari (es. serre) o altre opere, per le quali non è richiesta la preventiva approvazione del PAPMAA e il cui regime autorizzativo è disciplinato dal regolamento attuativo per le zone rurali e dagli strumenti urbanistici comunali.

Ultima modifica: giovedì, 18 aprile 2024

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